venerdì 29 novembre 2013
SBRIGATI
Vicoli, centro storico. Nel cuore della movida. Sabato serra. Questa volta sono uscito dal lavoro molto tardi e rischio di dover cenare coi tramezzini del distributore automatico (cosa che, con somma gioia, ho dovuto fare parecchie volte). Arrivo davanti all'unica pizzeria ancora aperta - sono quasi le 23 - ed entro con fare circospetto, come se mi fossi imbucato a una festa di compleanno. Vado dal cameriere che sta spazzando per terra, mentre a un metro da lui una tavolata chiassosa di gente sta finendo di cenare. Lo avvicino come un tossico in cerca della dose e, scusandomi una tonnellata di volte per l'ora, gli faccio la fatidica domanda: "E' troppo tardi per mangiare?". Mi guarda storto, lancia un'occhiata all'orologio e chiama un collega. A quel punto scatta il consulto e dopo un rapido conciliabolo i due emettono la sentenza: "Va bene, ma sbrigati".
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