martedì 24 dicembre 2013

LISCIA, GASATA O POCO FRIZZANTE?

Belin, contributi come se piovesse. E io come promesso cerco di dargli il massimo lustro. A meritarsi il posto d'onore della vigilia di Natale però è Claudio Zuin, amico di vecchia data, uomo di legge e di sani principi. Tanto che se ne va persino in giro in bicicletta, come un novello Indurain. Ecco la sua storia:

Alture del ponente. Sono in bici e piove. E così, bagnato fradicio e infreddolito (chi cazzo me l'ha fatto fare, dico io) appena scorgo una trattoria in lontananza, mi sembra quasi di aver trovato un'oasi nel deserto. Macino ancora qualche pedalata con tutta la forza che mi è rimasta e "parcheggio" il bolide vicino all'ingresso. Prima di andare avanti  però vorrei precisare che nonostante si tratti di una trattoria di campagna, parliamo pur sempre un locale con varie decine di coperti, soprattutto in questo periodo natalizio. E quindi non ci troviamo di fronte a un posto proprio dimenticato da Dio. Vabbè, detto questo mi avvicino al banco e chiedo un caffè e un bicchiere d'acqua. Frizzante, preciso. Non faccio quasi in tempo ad aggiungere quest'ultima parola, però, che la tipa della trattoria tira su la testa e, sconsolata, mi guarda e chiede: "Ma la vuoi tanto o poco frizzante? Sai, perché ce n'ho una già aperta che è poco frizzante (leggi: sgasata, ndr). Altrimenti se proprio la vuoi te ne apro un'altra...". A quel punto decido di non raccogliere la provocazione e tento il tutto per tutto: "Tanto frizzante, grazie", le rispondo. Lei ha quasi un sussulto. Si vede che l'ho colta alla sprovvista. E così, un po' frastornata, lascia la sorella (o cugina o cognata che sia) a fare il conto e si dirige bestemmiando in magazzino. In pochi secondi torna con una bottiglia d'acqua nuova. Frizzante, naturalmente. 



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